L’artigianalità casearia  incontra il respiro d‘un grande progetto verde

Brazzale, la più antica azienda casearia italiana giunta alla ottava generazione, ha creato una innovativa filiera agroalimentare in Moravia, la fiabesca ed incontaminata regione agricola che si stende dolcemente tra Vienna e Praga.

Qui produce il “Gran Moravia”, il suo esclusivo formaggio a lunga stagionatura da grattugia o da tavola, realizzato artigianalmente nei “doppifondi” secondo tecniche antiche, frutto dell’ arte e della sensibilità dei suoi migliori casari italiani. Nel caseificio di Litovel, modernissima struttura, si sposano il meglio della tradizione e della tecnologia. Il progetto non è soltanto la realizzazione di un sogno imprenditoriale, ma anche una risposta alle richieste dei consumatori più moderni e sensibili verso prodotti che siano rispettosi dell’equilibrio naturale oltre che genuini, buoni e convenienti.

La filiera è costituita da una rete di circa 75 fattorie, coordinate direttamente dal proprio personale tecnico, estese per più di 80.000 ha. di terreno di alta qualità agronomica. Le quasi 17.000 bovine in lattazione dispongono così di almeno 4,5 ha. ciascuna. Il bestiame è selezionato per ottenere proteina pregiata per la trasformazione a formaggi che la lunga stagionatura poi affina fino a completa armonia. La grande dotazione di terreni permette agli allevatori di alimentare le bovine con foraggi coltivati direttamente sul proprio fondo. Il carico di nitrati per ettaro è ridotto a un valore notevolmente inferiore rispetto ai limiti comunitari posti a tutela delle falde idriche. Il bestiame è accudito in ambienti rispettosi delle più severe norme di etica e benessere animale con stabulazione libera e cuccette individuali.

La piovosità naturale della regione permette di evitare l’irrigazione artificiale con grande risparmio di acqua dolce e combustibili, ed evita ai foraggi le contaminazioni dovute agli stress climatici. Le qualità superiori della filiera si riflettono tangibilmente sulle caratteristiche del prodotto finito, nel quale sono assenti contaminazioni da aflatossine, e il sistema pressoché “a ciclo chiuso” consente una permanente e immediata rintracciabilità di ogni fase. Uno staff di tecnici italiani consiglia le scelte alimentari ottimali, per selezionare i foraggi più pregiati, e garantisce la costante alta qualità del latte consegnato.